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Outdoor Education in Puglia: la prima legge del Sud Italia che rivoluziona l’educazione nella natura

La Puglia fa scuola con una legge pionieristica che mette al centro bambini, natura e futuro

2025-07-10

Tre anni fa, in una delle regioni più autentiche del Sud Italia, è nata una piccola grande rivoluzione educativa: la legge regionale n.2 del 21 marzo 2023, prima norma nel Mezzogiorno a riconoscere e normare l’Outdoor Education, ovvero l’educazione all’aperto.

Questa legge non è solo un traguardo normativo. È un manifesto educativo che parla di futuro, radici, e nuovi modelli per crescere generazioni più consapevoli, libere e connesse con l’ambiente.

Cosa prevede la legge sull’Outdoor Education in Puglia?

La normativa pugliese è composta da 8 articoli e introduce ufficialmente due strutture educative innovative:

  • Agrinido: per bambini e bambine da 0 a 36 mesi

  • Agriasilo: per la fascia d’età 3-6 anni

Entrambi si basano su un principio semplice e potente: educare in natura, valorizzando il contesto rurale e le masserie didattiche, che per la prima volta ricevono un riconoscimento istituzionale.

Outdoor Education: un’educazione che lascia il segno

Ma cosa rende davvero speciale questo approccio educativo? Da educatrice professionale e persona profondamente legata alla natura, posso dirvelo in una parola: connessione.

L’Outdoor Education non è solo didattica all’aperto. È una vera e propria esperienza trasformativa che:

  • Riporta i bambini alla scoperta del mondo reale, fuori dagli schermi

  • Sviluppa la consapevolezza ecologica

  • Coltiva il senso di responsabilità verso il pianeta e verso le future generazioni

In un’epoca dominata dalla fretta e dalla tecnologia, imparare in mezzo agli alberi, ai colori del bosco e al ritmo delle stagioni diventa un atto educativo e rivoluzionario.

Non solo natura: i 5 campi d’esperienza dell’Outdoor Education

L’Outdoor Education è un percorso completo che coinvolge corpo, mente e relazioni. Ecco i 5 ambiti pedagogici che vengono stimolati:

1. Sé e l’altro

I bambini sviluppano empatia, responsabilità e senso di comunità, attraverso l’interazione con l’ambiente e con gli altri.

2. Corpo e movimento

L’attività fisica all’aperto migliora la coordinazione, la salute mentale e il benessere complessivo.

3. Immagini, suoni e colori

La natura diventa una tavolozza viva: stimola la creatività e l’immaginazione dei più piccoli.

4. Discorsi e parole

Le esperienze reali favoriscono l’apprendimento linguistico attraverso il racconto, la scoperta e il confronto.

5. Conoscenza del mondo

Numeri, forme, distanze: l’ambiente naturale diventa uno spazio ideale per sviluppare competenze logico-matematiche.

Dalla Puglia un esempio per tutto il Sud

A Giovinazzo, Bitonto, Altamura, Manduria e in tanti comuni salentini, stanno nascendo asili nel bosco e iniziative spontanee che sposano la filosofia dell’Outdoor Education.

Tutto è partito dal basso, grazie a educatori, associazioni e famiglie che credono in un’educazione diversa. Oggi, questa spinta dal territorio ha trovato nella legge regionale un alleato concreto.

Educare all’aperto è un atto politico e intergenerazionale

Educare in natura significa educare al rispetto, alla lentezza, alla cura. Ma significa anche pensare in grande: Proteggere oggi per garantire un domani vivibile.

In una parola? Responsabilità intergenerazionale.

Per approfondire la legge: https://burp.regione.puglia.it/documents/20135/2142604/LR_02_2023.pdf

Questo articolo è stato scritto da Gloria Presicce, aspirante Pedagogista e Ambassador di Lavoro al Sud.

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