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Come scrivere un CV efficace anche senza esperienza (e farti notare davvero)

Se pensi che senza esperienze lavorative il tuo curriculum sia destinato al cestino… fermati subito. Ecco come trasformarlo in un potente strumento di marketing personale.

2025-06-26

1. Spoiler: nessuno nasce con l’esperienza

Sei alla prima candidatura e davanti a te una pagina bianca. “Non ho esperienze”, pensi. E ti blocchi.
Ti capisco. Ma lascia che te lo dica chiaramente: non esiste un CV senza contenuti. Esiste un CV non scritto bene.

L’esperienza non si misura solo in contratti a tempo determinato o partite IVA. Si misura in competenze, contesti, iniziativa.

2. Cosa scrivere nel CV se non hai (ancora) lavorato

Ecco gli elementi chiave da inserire e come renderli interessanti per chi legge:

Formazione

  • Non limitarti al nome del corso o al voto. Spiega in 2 righe cosa hai studiato e con che approccio.

  • Inserisci eventuali tesi, progetti, esperienze Erasmus, summer school, laboratori pratici.

Esempio: “Tesi sul marketing sociale e l’impatto nei territori del Sud. Progetto di ricerca con studenti internazionali presso l’Università di Granada.”

Competenze trasversali (soft skills)

Scrivile solo se le dimostri con un esempio concreto.

Invece di “sono una persona dinamica”, meglio:
“Durante l’università ho organizzato da zero una raccolta fondi per un’associazione locale, coinvolgendo 300 studenti in due settimane.”

Esperienze non formali

  • Volontariato, progetti scolastici, gruppi universitari, rappresentanza, associazioni culturali.

  • Anche sport, musica, teatro: parlano di disciplina, collaborazione, impegno.

"Allenatore volontario di minibasket in una società sportiva locale: ho gestito un gruppo di 20 bambini dai 6 agli 8 anni per un anno scolastico.”

Progetti personali o passioni digitali

Hai creato un blog, un profilo TikTok educativo, un canale YouTube, una pagina Instagram su libri o cucina?
Inseriscilo se:

  • c’è continuità;

  • hai imparato qualcosa (montaggio, social, scrittura, grafica…);

  • ha avuto un pubblico o impatto.

3. Struttura semplice ma professionale

Non inventarti layout acrobatici. Usa un formato pulito, ordinato, e questi blocchi base:

  1. Dati anagrafici (nome, email, LinkedIn, città)

  2. Obiettivo professionale o riepilogo personale in 3 righe

  3. Formazione

  4. Competenze

  5. Esperienze (anche informali)

  6. Lingue straniere

  7. Competenze digitali

  8. Hobby o passioni (solo se coerenti con ciò che sei)

Consiglio: metti subito sotto il nome un titolo che racconta chi sei, anche se non sei ancora “qualcosa”.
Esempio:
Neolaureata in Psicologia | Appassionata di formazione e crescita personale | Cerco opportunità HR

4. L’obiettivo del CV? Farti richiamare

Il curriculum non deve “raccontare tutta la tua vita”.
Deve far scattare una curiosità: “questa persona voglio conoscerla meglio”.

Per farlo:

  • Scrivi con parole tue, non come un robot.

  • Evita frasi fatte e aggettivi vuoti.

  • Usa verbi attivi (“organizzato”, “realizzato”, “partecipato a…”).

I 5 errori da evitare (anche se sei alle prime armi)

❌ Scrivere “Curriculum Vitae” nel titolo del file (metti “Nome_Cognome_CV”)

❌ Aggiungere la foto se non richiesta (non è obbligatoria)

❌ Inserire tutte le esperienze scolastiche dalle elementari (focalizzati su ciò che conta)

❌ Mentire su competenze linguistiche o digitali (verrai testato)

❌ Usare formati Word disordinati: meglio PDF pulito e leggibile

Il tuo primo CV può già fare la differenza

Non aspettare di “diventare” qualcosa per scrivere il tuo curriculum.
Scrivilo oggi, con quello che sei, ma raccontato al meglio.

E ricorda: il potenziale si vede anche da come scegli di raccontarti.

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